Racconti dell’Alba
Erano le prime ore del pomeriggio…mi vestii in fretta e con un sorriso.
mi guardai allo specchio, oggi niente lavoro! Da ora in poi sarebbe iniziato un lungo periodo di vacanze e lo iniziai con un appuntamento dal parrucchiere.
Quando uscii dal negozio del famoso Antuan non ero più stessa, la solita crocchia era sparita i lunghi capelli scuri si muovevano in morbide onde e la frangia mi dava un aria sbarazzina.
Dopo aver saputo della mia gravissima malattia avevo deciso di fare un viaggio …non potevo certo finire i miei giorni rinchiusa come una condannata a morte!
La mattina dell’imbarco era una splendida giornata , il sole caldo scaldava l’anima!
Dopo le dovute formalità presi possesso della cabina 367, ponte A…
Chiusi la porta e appoggiai le valige sul divanetto azzurro , la cabina era magnifica tappezzata di verde smeraldo con grandi fiori gialli.
Il letto a cassettone era in sintonia con tutto il resto…guardai oltre
Le finestre il mare era calmo…troppo…
Era davvero un abito carino blu a gale e mi stava a meraviglia, avevo raccolto i capelli con un nastro dello stesso colore soddisfatta mi avviai sul ponte di comando per vedere le disposizioni dei tavoli.
Fu allora che vidi…la persona che occupava la cabina davanti alla mia un uomo alto con due stupendi occhi verdi che ricordavano deserti lontani…la giacca di lino chiara contrastava con i suoi caratteri scuri, aveva difficoltà ad entrare nella cabina con quelle ampie spalle.
Alzando lo sguardo vidi che mi stava osservando e con fare insolente, prima di chiudere la porta mi strizzò l’occhio!
Imbarazzata salì i gradini ero talmente nervosa che per poco non inciampai sulle scalette.
Al mio tavolo c’era una ragazza simpaticissima, Carola: con lei fu una simpatia immediata. Poi Giulio, un fotografo pubblicitario, e Linda una infermiera in pensione.
Dietro al mio tavolo c’era il mio vicino di cabina che mi lanciava sguardi di SOS…con quel gruppetto doveva essere malconcio…tre anziane con cappello e un capitano tutto impettito…che ridere…chissà gli argomenti…
Una passeggiata sul ponte con Carola mi lascio tranquilla sino a quando giunsi alla cabina …e pappoggiato alla porta con le mani in tasca c’era mister occhibelli ….
Buonanotte! Fatina! Mi sussurrò…
Chiusi la porta con un sorriso …ma si spense al ricordo di tutto il mio dolore.
Il mattino… una giornata meravigliosa!
Come una telefonata ti cambia di corsa la vita?
C’era stato un errore nella consegna del mio referto medico.
Non era il mio!!
La vita…così straordinaria e vera…può donarti la felicità all’improvviso…
L’anima gridò :“grazie!!!!”
Oltre il vento scalza e ebbra di luce mi portai dolcemente una mano sul cuore …adesso, sì… ero pronta per conoscere l’amore!!!
INDIANA