M. Valeria Manconi
Questi due mesi di dolce far niente ci hanno portato, forse, ad una profonda introspezione di noi stessi. Si è riflettuto sul valore degli affetti e su quelli che realmente hanno importanza nella vita. Molte persone lontano dal nostro rifugio ci sono mancate e abbiamo capito che hanno un ruolo importante nella nostra vita. La mancanza è un chiaro segno di ciò di cui abbiamo bisogno, solo lei con il suo inesorabile dolore ci fa capire cosa è importante, come se un sentimento negativo rafforzasse quello positivo.
Ci siamo, anche, catapultati nella visione di serie tv strappalacrime che ci hanno vomitato l’importanza dell’amore e del sentimento. L’amore trito e ritrito è al primo posto di quei sceneggiati che ci tengono incollati alla tv. Le domande sono sempre le stesse : chi finirà con chi, durerà quell’amore, è autentico? Il lieto fine la fa da padrone per sentirci meglio in questo lasso di tempo lento e a volte monotono. Ripensiamo ai nostri amori passati e ci domandiamo se lo erano realmente. Nel momento in cui l’amore era fuoco ardente, ci sentivamo travolti, innamorati e il nostro cuore ci sussurrava che era la storia della nostra vita o addirittura la nostra anima gemella, ma passati degli anni e maturando consideriamo ancora quello amore? Era solo un’infatuazione travestita a cui volevamo affibbiare il lieto fine tanto agognato nei nostri sceneggiati preferiti? Ogni qualvolta che una storia finisce con il “vissero felici e contenti” quanti di noi si pongono questa domanda: che succederà dopo nella vita dei due protagonisti? Continueranno nel lungo e inesorabile amore reciproco? Saranno sempre appassionati e travolti l’uno dall’altro? Oppure anche la nostra cenerentola finirà in una squallida e fredda aula di tribunale a sentenziare i difetti del suo principe azzurro, a pretendere una buona rendita e buona parte del castello incantato? L’amore è un continuo compromesso, una continua accettazione e per farla breve “ un lavoro a tempo pieno”
Chi di noi ha una reale visione dell’amore, comprendendone davvero come si muove dentro di noi? Sarà una bella confezione che racchiude la spinta istintiva alla preservazione della specie?
Shakespeare ci ha incantato con i suoi versi romantici sull’amore: “ oh Romeo, Romeo perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rinnega il tuo nome e se dici di amarmi non sarò più una Capuleti!” Quell’amore bellissimo e travolgente dura una frazione di secondo, non lascia spazio ad una conoscenza profonda, è folle e avventato, ma se i rispettivi parenti l’avessero accettato sarebbe perdurato nel tempo? Avrebbe superato le difficoltà, la differenza di educazione, gli interessi diversi e le varie tentazioni della vita? Non potremo mai saperlo, si sono suicidati prima purtroppo.
Tante cose hanno invaso la mia mente in questo periodo di pausa, trasformatosi alle volte in momenti di riflessione. Alcuni quesiti rimangono ancora irrisolti. Che cos’è l’amore è, appunto, una di quelle. Sicuramente è complicato, alternato da momenti tristi e momenti felici, si trasforma in affetto, è ricco di compromessi, è dolce e amaro, ma nonostante tutto è una delle poco cose che nel bene e nel male ci fa sentire vivi in questa vita ed è forse il motore invisibile e immobile che smuove tanto. Dovremo goderne di più senza stare a rifletterci troppo, mettendo da parte noi stessi, alcune volte, per assecondare i bisogni dell’altro sperando di ricevere il medesimo trattamento.
Ci sono tante sfumature dell’amore, ma solo lui con la sua forza riesce a farci trovare il tempo, quello per cui faremo chilometri, ci toglie il sonno, ci fa gridare, sussurrare, piangere, ci trasforma e tutto questo in qualsiasi caso, sia positivo che negativo. Ci sono tante cose nella vita come interessi, amici e famiglia, ma senza l’amore è come ballare senza musica, l’accompagnamento a volte giusto a volte sbagliato che rende la vita più armoniosa.
“Amore è la dove si può dire tutto o non occorre dire nulla” (H.A. Harper)