Bellezze d’Italia: Trento

Una rubrica di Alessia Benincasa.
Parliamo di Lettere, ma anche di Italia. Qualche pennellata sulle nostre città e le loro ricchezze.

Il toponimo Trento, secondo la tradizione latina, deriva dai tre colli che circondano la città: Doss Trent, Dosso Sant’Agata e Dosso San Rocco.

O, magari, per la presenza dei tre fiumi: Adige, Fersina e Vela.

Secondo altre fonti il nome è ancora più antico e deriverebbe dal letto irregolare del fiume Adige.
Nonostante le varie interpretazioni, la tradizione latina ha sempre avuto la meglio, al punto che sul vecchio municipio si legge ancora l’incisione latina :MONTES ARGENTUM MIHI DANT NOMENQUE TRIDENTUM (ossia “I MONTI MI DANNO L’ARGENTO E IL NOME TRENTO”), dovuta a Fra Bartolomeo da Trento , morto nel 1251. Ovviamente l’argento si riferiva alle miniere del monte Calisio che sovrasta la città a Nord-Est.
Circondata com’ è dalle montagne , la piccola Trento cattura l’attenzione per quel suo tipico fascino alpino.
Il panorama naturale abbraccia la città quasi a voler conservare intatti i suoi preziosi tesori storici , ben custoditi da secoli di lunga storia.
Basta uno sguardo per innamorarsene.
Città pacata, vivace, ricca di cultura e di influenze , incantevole e tanto italiana, come si percepisce dalle forme urbane del centro storico che si contrappongono in qualche modo alla più settentrionale, Bolzano.

Proviamo a parlare di 3 punti di forza classici.

1. IL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO.
Il Castello del Buonconsiglio di Trento è una delle mete più importanti del Trentino Alto Adige.
Circondato da alte mura , leggermente in alto rispetto alla città, questo insieme di edifici costituisce un vero e proprio Polo Museale, che insieme con Castel Beseo e Castel Stenico custodisce ricche collezioni di dipinti, manufatti, sculture e tutto ciò che racconta l’arte e la cultura di Trento dall’11. 000 a.C. al 1800 d.C.
Aggirarsi tra le stradine di ciottoli è un’esperienza che vi porterà indietro nel tempo. Su tutto spicca il Mastio di Castelvecchio, un imponente Torre cilindrica , e la Loggia Veneziana , da cui si gode il panorama della città.
Merita di essere visitata anche Torre Aquila , le cui pareti interne sono interamente affrescate con il CICLO DEI MESI. L’opera risale alla fine del quattordicesimo secolo e offre uno spazio molto dettagliato sull’avvicendarsi delle stagioni, sulle professioni e sulla vita quotidiana di nobili e contadini del Trentino nel 1300 e 1400.

2. IL LAGO DI TOBLINO.
Il Lago di Toblino si trova a circa 15 kilometri a ovest di Trento ed è considerato uno dei più romantici di tutto il Trentino.
Avvolto da vigneti e boschi, il Lago è circondato da colline verdeggianti e dà al visitatore l’impressione di essere immerso in un’atmosfera fiabesca grazie anche al suo Castello che domina il lago.
Il Castello di Toblino risale al 1300 e oggi è un esclusivo ristorante.
Grazie alle particolari condizioni climatiche, il Lago è tutelato dalla provincia autonoma di Trento.
La protezione delle montagne e la vicinanza con il Lago di Garda creano , infatti, un ambiente unico: sulle sponde crescono gli ulivi e inoltre si possono incontrare tante specie di uccelli migratori, come il
Germano Reale e l’Airone Cinerino.

3. TRIDENTUM.
Avete mai sentito parlare della città sotterranea di Trento?
Ebbene sì, nel sottosuolo del centro storico si trova l’antica Tridentum Romana , come la definì l’imperatore Claudio , lo splendidum municipium . Realizzata dai Romani per fini strategici , fu vitale per il controllo della valle del fiume Adige: in origine era vasta 13 ettari e caratterizzata da larghe strade, torri, un fossato e una cinta muraria.
Nel corso dei secoli fu modificata e poi, man mano inglobata nella città medievale.
Tra i siti visitatori all’interno: lo Spazio Archeologico del Sas nel sottosuolo di Piazza Cesare Battisti (il più grande), la Porta Veronensis, Palazzo Lodron e la Basilica Palocristiana sotto il Duomo.

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