di M. Valeria Manconi
L’ora è scoccata solenne. Finalmente il 4 maggio è arrivato slegandoci. Certo non possiamo fare grandi cose, non è un effettivo “libera tutti” , ma si può passeggiare, assaporare la natura e tutto il mondo che ci circonda, almeno all’interno del proprio comune. Ci siamo rimesse il reggiseno, da tanto chiuso nel cassetto, ci siamo truccate di nuovo e abbiamo rispolverato quegli abiti chiusi nell’armadio da tanto tempo, strizzandoci dentro, dati tutti i chili presi durante questa quarantena. Ci sentiamo persone migliori dopo due mesi di reclusione? Il mondo intero ha respirato durante la nostra assenza. Gli animali si sono riappropriati di territori destinati solo al genere umano, ma noi siamo pronti a rientrarci in punta di piedi in questo mondo? Siamo diventati cuochi, pasticceri, pizzaioli, esperti di design, filosofi, virologi, amministratori e chi più ne ha più ne metta. Il 4 maggio abbiamo invaso di nuovo questo mondo, ma siamo anche più coscienziosi? Cercheremo di rispettare di più questa natura che ci circonda, o continueremo a venerarne il dio, ma non la natura che lo rappresenta?
Dovremo rimetterci le nostre divise da lavoratori pronti a essere catapultati nella vita frenetica di un tempo, cercando di accumulare il più possibile o anche solo per sentirci dignitosi così come ci viene inculcato, senza goderci un tempo più lento. Ci riempiamo forse di cose inutili in questa vita di cui non abbiamo realmente bisogno? Maxi televisore, macchina all’ultimo grido, telefono cellulare di ultima generazione, vestiti alla moda e scarpe firmate correndo di qua e di la perdendoci gli attimi dolci di questa vita.
Il 4 maggio finirà sui libri di storia, ma porrà davvero la parola fine a questo periodo strano che ci ha travolto?
Solo la nostra coscienza e la nostra intelligenza potranno dare la risposta. Per ora possiamo godere di nuovo di tanti profumi quasi dimenticati. Come animali in letargo, soffriamo per la troppa luce appena usciti dalle tane, ora siamo di nuovo pronti a conquistare il mondo e a modellarlo a nostra misura senza tener conto di tutti gli altri esseri viventi che lo abitano. Qualcuno una volta ha detto che noi siamo il cancro del mondo, la nostra elevata intelligenza sta portando alla distruzione, il 4 maggio saremo capaci di avere rispetto per l’unico posto che ci spetta per vivere la nostra vita?
“ La storia del genere umano diventa sempre di più una gara fra l’istruzione e la catastrofe” (H.G. Wells)