Le persone che sostengono chi scrive [ScritturAEsordiente]

“ScritturAEsordiente: confessioni di un aspirante scrittore”
Una Rubrica di Cesare Diligenti

affermato sognatore: diventerò scrittore o morirò provandoci.

Puntata 2. Le persone che ci sostengono

«Che lavoro fai?»
«Sono un aspirante scrittore…»
«Ah, ho capito… sei disoccupato!»

A parte che io direi in cerca di occupazione, piuttosto! Comunque: a quanti di voi è capitato di dover sentire frasi del genere? A me, sempre più spesso… Ahimè.

Studiando la vita dei più grandi si apprende che non esiste un percorso chiaro e ben definito per diventare scrittore, e che la strada intrapresa è diversa per ognuno di loro… Famosi sono i casi di affermati autori che in principio sono stati ignorati; che NON sono stati compresi o che, addirittura, sono stati scoraggiati nel continuare a scrivere: ci sono scrittori che sono arrivati al successo dopo aver pubblicato diversi libri; chi ha esordito con un best-seller o chi ha intrapreso un percorso di studi in letteratura. E c’è anche chi, invece, è fuggito per dei guai con la legge e, in questa situazione, ha trovato ispirazione per dare vita a successi mondiali. Dunque nessuno sa cosa ci riservi il futuro o, meglio ancora, come scrivo in un mio libro: “Il futuro è geloso dei suoi segreti”.

Tuttavia, ci sono alcuni fattori comuni.

Fiducia in ciò che si ha scritto e determinazione sono alcune delle caratteristiche che possiedono la maggior parte degli autori noti – anche se, specifico, non sono da confondere con arroganza, spocchia e superbia – sebbene l’elemento che più di tutti li accomuna è possedere almeno una persona che ha creduto in loro. Poiché, diciamocelo chiaramente: finché si è ancora nessuno le persone ci guardano con aria di sufficienza.

Almeno questo è quello che capita a me, quando dico che il mio sogno è quello di diventare uno scrittore. Ma, siccome solo noi possiamo difendere i nostri sogni perché nessuno lo farà al posto nostro, io lotto. E lotterò sempre…

Pertanto: che vada a quel paese chi ci dice di smetterla di sognare. Di crescere… Di lasciar perdere! Chi sostiene sia facile mollare tutto per inseguire il sogno di diventare scrittore non conosce nemmeno lontanamente i sacrifici che si è disposti a fare: c’è chi ci crede dei fannulloni distesi sul divano a dormire in attesa di un’idea folgorante o che ci illumini; chi sostiene non sia un lavoro e chi, invece, che se dovevamo diventare famosi sarebbe già dovuto succedere… E poi c’è sempre chi crede che scrivere non sia impegnativo: «Se avessi il tempo, scriverei della mia vita.» ti dice.

Che vadano al diavolo, tutti loro!

Nessuno di queste persone sa cosa significa leggere e rileggere sempre gli stessi periodi in cerca del modo migliore per esprimere un concetto; ignorano le ore passate a studiare i personaggi, a leggere libri affini al genere di cui si sta scrivendo per cercare ispirazione; e non conoscono la fatica che si fa barcamenandosi tra lavoro, vita normale – che magari prevede figli etc. – e la scrittura: perché il nostro non è un lavoro manuale, non ci si può interrompere e riprendere come se nulla fosse…

Ma, per fortuna, come esiste chi prova a smontarci c’è sempre qualcuno che ci sostiene.
Io, ho due persone che amo a darmi la forza, quando mi manca: mia madre e il mio migliore amico.

Mi sostengono quando mi sento cadere, quando sento il mondo crollare sotto i miei piedi: loro, ci sono! Sempre. E sono grato di averli nella mia vita. Senza di loro, alcuni momenti scuri sarebbero stati più lunghi e più bui…

Dunque, spero che anche voi abbiate degli angeli custodi che stiano al vostro fianco.
Ma la domanda è: sapete chi sono?

Lascia un commento