“ScritturAEsordiente: confessioni di un aspirante scrittore”
Una Rubrica di Cesare Diligenti
affermato sognatore: diventerò scrittore o morirò provandoci.
Sempre più persone nel mondo sognano di veder pubblicato un proprio romanzo: ma perché? Per rispondere a questa domanda occorre innanzitutto stabilire quali possano essere le ragioni che spingono chiunque si avvicini alla scrittura, a farlo.
In molti, prima di me, hanno affrontato questo argomento: aspiranti scrittori, esordienti romanzieri, acclamati artisti e scrittori di successo si sono chiesti, a un certo punto della loro vita, «Perché scrivo?». Dunque non è semplice trovare una parola che possa raggruppare la miriade di possibili risposte.
E io non sono nessuno per illudermi di conoscere la verità assoluta!
Tuttavia, il desiderio di imprimere pensieri su un foglio nasce da un fattore comune: una necessità. Poiché la passione – nel significato letterario del termine, ovvero amore e dolore – per la scrittura non è una motivazione.
Ci sono persone che scrivono per l’esigenza di esprimere il proprio pensiero; altre che sfogano le proprie paure, le proprie ansie o le proprie frustrazioni; e chi perché si diverte. C’è chi vuole superare un trauma o vuole comunicare un messaggio; chi scrive perché vuole diventare immortale con le proprie opere e chi, invece, desidera diventare ricco vendendo libri. C’è poi chi vuole diventare famoso; chi cerca l’approvazione degli altri; e c’è anche chi, semplicemente, non può farne a meno.
Solo voi potete sapere qual è il motivo che vi spinge a passare ore dopo ore chinato su un foglio, o sulla tastiera di un Pc, a leggere e rileggere ciò che avete scritto cercando di esternare dei concetti nel modo migliore.
Ma allora perché ho deciso di creare questa rubrica? Beh, di certo non per sostituirmi a voi nella ricerca della risposta. Ma, piuttosto, per arrivarci insieme condividendo emozioni e ed esperienze di chi, come voi, ha compreso che il proprio mondo è la scrittura, e si è posto la stessa domanda che ora vi state facendo! Perché sono certo che le lotte interne, il duro lavoro che a volte non sembra ripagato, i successi, le soddisfazioni, l’approvazione di chi vi legge, o le battaglie in famiglia o contro chi non vi comprende e vi crede solo dei sognatori, siano tutte situazioni che anche voi avete vissuto e, alcune volte, affrontato…
Dunque sappiate che non siete soli. E, anche quando crederete di esserlo, ricordate che il futuro appartiene a coloro che hanno il coraggio di credere nei propri sogni (cit. Eleanor Roosvelt).