“Blast”, Fandango [Graphic!]

Graphic! è la nostra Rubrica sul mondo di fumetti e graphic novel.
A cura di Domenico Amato

Blast è un capolavoro a fumetti di Manu Larcenet: poliedrico artista fra i più importanti del panorama franco-belga.

Il tutto comincia con l’arresto di Polza Mancini: un uomo obeso, con gravi disturbi mentali, accusato di femminicidio. Interrogato da due agenti di
polizia, il protagonista sente di dover raccontare la sua storia sin dal principio perché si possa capire il suo punto di vista. La sua era una vita normale con un lavoro e una moglie.
Poi, con la morte del padre, Polza prova per la prima volta il Blast, un’esperienza, quasi mistica, che lo allontana dalle paure e dalle tristezze del mondo reale per portarlo a uno stato di estrema leggerezza e felicità.
La cosa lo colpisce tanto da volerla ripetere ad ogni costo e, per farlo, sente di dover cambiare totalmente la sua vita.
Abbandona la moglie e la civiltà così come la conosciamo per vivere libero fra i boschi, nutrendosi di cibo spazzatura e ubriacandosi fino a stare male. Così facendo l’autore ci mette davanti a un personaggio strano, disturbante, per il quale è più facile provare disprezzo che simpatia.
Lo stesso disprezzo che Polza prova nei propri confronti e per il quale si abbandona a uno stile di vita animalesco.

L’autore ci induce a una riflessione sull’animo umano e sulle sue
ombre. In 808 pagine in bianco e nero, inserisce qualche tavola a colori adoperando uno stile infantile, per descrivere al meglio l’esperienza del Blast. Una tecnica, applicabile solo al fumetto e che non concede paragoni con altri mezzi narrativi, che rende questa graphic novel una pietra miliare del mondo dei comics contemporanei.

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